MADRE
(N.Pisu-L.Medda/N.Pisu)
Madre, non racconto
come pietra è il mio respiro
intessuto da un sospiro
disperato e senza nome
hanno detto che sei madre
come me su questa terra
dove il tempo si è fermato
sulle scale di un sagrato
Quali sono le stagioni
che sovrastano il mio cielo
non le guardo e non ci spero
dentro il manto di silenzio
non si vede che una mano
che rincorre la pietà
e se passano non sento
perché ora tutto è spento
Ave Maria, una bestemmia sincera
Ave Ave Maria, più giusta di una preghiera
Ave Maria, sarei potuta partire
Ave Ave Maria, ma era più facile morire
Ma non mi vedranno mai
mendicare il mio dolore
né sapranno dell’errore
che tradì le mie fortune
non vedranno questo volto
scarno e scuro di ferite
starò curva ad aspettare
fino al giorno dell’andare
Ho nascosto il mio passato
ma non cessa di parlare
dalla pietra può affiorare
solo un filo di dolcezza
quell’amore delicato
che portai dentro di me
se passasse un solo istante
avrei il cuore di un’amante
Ave Maria, capita di sbagliare
Ave Ave Maria, ma è più facile morire