Su PELLEeCALAMAIO di Gianni Gardon una recensione sul percorso discografico di Nicola Pisu e su altra canzone d’autore e dintorni.
[…] C’è infine un cantautore che attendo a una nuova prova sulla lunga distanza dopo aver approfondito alcuni suoi lavori passati. Si chiama Nicola Pisu, viene dalla provincia di Cagliari ed è uno di quegli artisti che non ha bisogno di essere sempre presente o in prima linea per non farsi scavalcare dai tanti nuovi esponenti della canzone d’autore.
No, l’idea che mi sono fatto è che lui incida la sua musica quando veramente sente di aver qualcosa di significativo da dire, e che sia oltretutto all’altezza di altre cose già edite.
Le sue canzoni prendono spunto dai grandi del passato, e per quanto non sia giusto metterlo in paragone con mostri sacri come De André, è altresì indubbio che anche lui nei suoi dischi cerchi sempre di condividere qualcosa in più di “semplici canzoni”, a rafforzare oltremodo insomma il concetto di canzone d’autore, che abbia dei contenuti anche “alti”.
Prova ne sia un disco come “Abacrasta e dintorni” che apriva la sua carriera andando a rielaborare i romanzi di Salvatore Niffoi; ma anche quando un disco appare sostanzialmente una raccolta di canzoni senza apparente filo logico (paradigmatico in tal senso “Canzoni sparse”, pubblicato nel 2018), lo stesso poi diventa occasione per toccare al suo interno tanti temi, offrendo spunti e punti di vista sempre interessanti.
Nel 2024 Pisu ha pubblicato il singolo “Canzone già sentita #2” che nuovamente ne conferma la caratura di grande autore, la cui penna sa emozionare anche nella semplicità e non soltanto quando si concentra ad essere impegnata o forbita. (Gianni Gardon)