Sdiario è un blog letterario senza confini, un luogo dove le arti non si accontentano di stare ferme, diretto dalla scrittrice e autrice di teatro Katia Colica.
Fortunato Mannino è docente di Lettere e insegna all’Istituto comprensivo “Nosside-Pythagoras” di Reggio Calabria. Di formazione classica, dopo la laurea ha perfezionato la conoscenza dei beni culturali all’Università “La Sapienza” di Roma, conseguendo una seconda laurea alla Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari. È tra i fondatori dell’Associazione Culturale Scampoli e da anni è impegnato nel lavoro di ricerca per il recupero e la valorizzazione della figura storica e letteraria di Giuseppe Fantino, del quale ha curato la ristampa di Appunti e Saggi di Critica Letteraria (Il Rifugio Edizioni) e de La Biografia di Nessuno (Città del Sole Edizioni). Si occupa anche di critica musicale e dal 2011 al 2022 ha collaborato con il web Magazine SOund36.
Non stupisce che in questo momento storico il genere cantautorale sia quello che soffra di più. I ritmi frenetici che impone la quotidianità, i modelli sociali i cui unici obiettivi sono l’esaltazione dell’ego e il successo e una preoccupante aridità di sentimenti tolgono tempo e spazio a chi, come i cantautori, raccontano storie cesellando le parole sui chiaroscuri dell’anima. Chi ancora ama questo genere musicale però tende a tracciare un confine netto tra un prima e un dopo e raramente si apre a ciò che di buono offre il panorama musicale contemporaneo. Personalmente rispetto molto il prima, i cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana, ma cristallizzarsi lì significa perdere produzioni importanti e, soprattutto, togliere possibilità a chi ha talento e ha ancora cose da raccontare. Il disco di oggi è firmato da Nicola Pisu, cantautore sardo che seguo sin dal suo primo album e che reputo tra i più sensibili e capaci di questa nuova era.