“Dare un senso alla vita può condurre alla follia,
ma una vita senza senso è la tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio —
è una barca che anela al mare eppure lo teme.”
George Gray
È uscito da poco tempo il nuovo singolo in forma di epitaffi di estrazione poetico-letteraria, “Lettere da Spoon River”, che così è stato accolto:
Ci sono modi diversi di fare poesia, Nicola lo fa con la voce e la musica, come forse era il poetare fin dalle origini. Alla base di ogni atto poetico c’è un azzardo, un rischio a cui si va incontro, un salto senza rete. Altrimenti la poesia è solo esercizio tecnico formale. Qui Nicola ha doppiato il salto, ha osato mettere in musica e voce un altro poeta, quel Lee Masters di Spoon River che già un altro grande poeta aveva declinato in canzoni. Rischi su rischi. Va bene così. Ce l’ha fatta. Ho sentito quello che ha composto e lo ringrazio della prova riuscita. Ora abbiamo ancora un’altra possibilità per ascoltare le storie di quei morti in quel grandioso cimitero sulla collina.
(Marco Baliani)
Onorata di ritrovarmi tra i primi eletti a posare il passo su una collina parlante. Di essermi sentita polvere quanto da lei contenuto, ma viva più di chiunque altro se attraverso la parola e la musica ho ritrovato ossa e carne, e intatta la lingua con saliva altera.
(Savina Dolores Massa)
E poi ci sono le eccezioni, quelle che fanno sì che al cospetto di una particolare trama, di una lirica e un arrangiamento, verrà spontaneo esclamare, tra sé e sé, che ciò che si sta ascoltando è qualcosa di prezioso, che necessita di immediata condivisione. Sono curioso di sapere se la fruizione di “Lettere da Spoon River” colpirà l’ascoltatore, così come ha colpito me…
(Athos Enrile)
“Lettere da Spoon River” è un viaggio tra i sogni che Morte ha spento, una lunga ballata nella quale il delicato tema della Morte e, permettetemi, della Vita pur se riflessa, vengono trattati con la delicatezza che è peculiarità della poetica di Nicola Pisu. La sua capacità di plasmare le parole e regalare squarci pieni di vita (vissuta) non ha paragoni.
(Fortunato Mannino)
Brano molto bello e splendidamente arrangiato, in quel fluttuare davvero mastersiano tra realtà e sonno (eterno).
(Guido Festinese)
Abbiamo ascoltato con la Signora Ghezzi il vostro video e vi facciamo i più fervidi auguri per la prosecuzione del vostro progetto.
(Nuvole Production srl)