UN ALBUM TRIBUTO A COHEN
“C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce”
(L.Cohen, Anthem)
Il 7 novembre 2016 è morto Leonard Cohen, la perfetta commistione fra canzone e poesia.
Leonard Cohen disse di piacergli l’idea che lo pagassero per suonare, ma che non era certamente perché lo pagavano se gli piaceva suonare.
Cominciai ad ascoltarlo alla fine degli anni ’90, mentre terminavo gli studi universitari. Quando mi laureai, una collega e amica di allora, che ricordo con affetto, mi regalò un cofanetto che conteneva tre celebri album: Songs of Leonard Cohen, Songs of Love and Hate e New Skin for the Old Ceremony.
Nel tempo provai a tradurre qualcuno dei suoi tanti capolavori: “Hallelujah” mi fece desistere, ma trovai un adattamento che considero tuttora dignitoso per “Who By Fire”.
Nel 2015, quella traduzione venne inclusa in una compilation dedicata al cantautore canadese, LC Tribute, e prodotta a San Pietroburgo. I produttori erano due ragazzi russi, Roman Gavrilin e Fedor Mikishatjev, che mi contattarono via e-mail. La raccolta metteva insieme più di quaranta cover fatte da musicisti di tutto il mondo e una serie di contributi grafici. Con la guerra il sito da cui si poteva ascoltare liberamente l’album o acquistarlo è scomparso, mangiato dal buio. Poco prima recuperai e custodii alcuni frammenti. Chissà se quei ragazzi russi innamorati di musica e poesia ora cercano la luce attraverso le crepe.
La mia traduzione piacque e, con enorme stupore, venni citato da Massimo Cotto nel suo libro su Leonard Cohen: I famosi impermeabili blu. Leonard Cohen. Storie interviste e testimonianze.
Dello stesso autore lavorai anche a “Chelsea Hotel”, una delle canzoni più struggenti, più che altro perché mi affascinava la storia di quel famoso albergo di Manhattan che ospitò nel tempo numerosi poeti, scrittori e artisti. Nell’adattamento in italiano la riambientai a Milano, una località a me più familiare, rinominando l’albergo col nome di una mia cara amica che spesso mi ha ospitato.
Mi ricordo di te al Grazia Hotel
parlavi con dolcezza e coraggio
sul letto disfatto baciavi il mio sesso
in strada l’auto aspettava
Quelle ragioni e quella Milano
una corsa al denaro e alla carne
gli addetti alle rime lo chiamavano amore
e per alcuni è ancora così
Non voglio insinuare di averti amata
pettirosso caduto in trappola
mi ricordo di te al Grazia Hotel
ma non credere ti pensi spesso
“Chi col fuoco” è una libera traduzione e adattamento di “Who By Fire”, celebre canzone contenuta nell’album New Skin for the Old Ceremony del 1974.
Contro ogni guerra ed embarghi culturali, attraverso questo link si può scaricare gratuitamente il disco Leonard Cohen Tribute.
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