BOZZETTI DI CANZONI
C’è un epitaffio nel cimitero vecchio, monumentale, di Serrenti. Dice così: «Sia pace per l’anima di T.S., cittadino esemplare, ottimo padre di famiglia che dalla nequizia umana, colpito negli affetti suoi più cari, morì innanzi tempo affranto dal dolore [1862-1924]».
È da tempo che lo leggo, ogni volta che capito in quel vialetto per lavoro o per passeggio. Considero quel luogo dispensatore di calma e silenzio, terapeutico.
Credo sia il più bell’epitaffio presente nel nostro cimitero. L’ho mostrato a M. che ha proposto di indagare sulla vita di T.S. e farne una canzone.
Invece, anziché documentarmi, ho preferito inventarmi la vita di questo signore coi baffi e i capelli bianchi, immaginando che l’epitaffio sia stato creato solo per fissare una falsa verità: l’ho rappresentato come un ricco ereditiero terriero che sposò la figlia del vice-podestà e sfruttò i favori del potere e il lavoro dei poveri braccianti, per ingrandire i suoi affari e consolidare le sue ricchezze; dimenticando che alla fine, come dice un altro amico, la bara non ha le tasche e diventare il più ricco del cimitero è quantomeno pleonastico.
Compito ed esercizio del cantautore è anche immaginare delle storie, inventarle di sana pianta a proprio uso e consumo. Certo, avrei anche potuto scrivere una canzone che parlasse di un generoso signore benestante, filantropo, colpito dalla nequizia umana di chi stava nella sua stessa posizione sociale perché lo considerava troppo equo e magnanime — e quindi ostacolava il sistema —, oppure indagare la verità di quell’esistenza, ma è andata così.
Il testo, ancora da limare, è imbastito su una musica provvisoria e decisamente poco originale. Al momento la canzone è un bozzetto.
Quel male mi portò via innanzi tempo
sto steso orizzontale, due metri sottoterra
in uno spazio angusto, rimane un epitaffio
a stabilir la verità, contro le falsità
Anima che fu cittadino esemplare
buon padre di famiglia, colpito troppo presto
negli affetti suoi più cari, dalla nequizia umana
invidia e assurdità, questa è la realtà
Mi rinfacceranno di non essermi ancora affrancato da un certo mondo di riferimento, di non aver reciso il cordone ombelicale col maestro De André, ma pazienza, io da quel mondo non voglio proprio liberarmi, a costo che molte mie canzoni rimangano per sempre solo dei bozzetti.
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